Definizione delle competenze #
La mancata definizione univoca del profilo del manager di destinazione, delle sue competenze, delle sue funzioni e dei risultati attesi dalle sue attività di supporto e assistenza tecnica – sommata alla variopinta attribuzione di titoli e competenze riconosciute dalle diverse Regioni – rende molto difficile l’orientamento, sia per chi deve scegliere un professionista che per chi intende avviarsi alla professione.
In termini di qualificazione, i Repertori regionali delle professioni (RRFP), che raccolgono le qualificazioni e i percorsi disciplinati da norme statali e/o regionali di settore, nonché gli accordi approvati in sede di Conferenza Stato Regioni, potrebbero risultare di utile orientamento, se non fosse che ciascuna Regione le definisce diversamente:
- ABRUZZO: tecnico per lo sviluppo turistico territoriale
- CAMPANIA: tecnico della progettazione turistica locale
- EMILIA ROMAGNA: tecnico del marketing turistico
- FRIULI VENEZIA GIULIA: strategie per la promuovere e commercializzare un prodotto turistico
- LIGURIA: tecnico del marketing turistico e della promozione del territorio
- LIGURIA: tecnico per la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche
- LIGURIA: programmatore turistico
- LOMBARDIA: esperto di sviluppo turistico territoriale
- MARCHE: tecnico del marketing turistico
- PUGLIA: tecnico della progettazione, definizione e promozione di piani di sviluppo turistico e promozione del territorio
- TOSCANA: tecnico della progettazione, definizione e promozione di piani di sviluppo turistico e promozione del territorio
- VENETO: esperto in destination management
Il profilo SIMTUR #
Non essendovi norme specifiche che regolano la professione a livello nazionale, nel 2019 è stata istituita SIMTUR – Società Italiana professionisti mobilità e turismo sostenibile, con l’intento di offrire a chi esercita o ricerca un’attività professionale di gestione manageriale delle destinazioni un possibile standard in virtù della regolamentazione ai sensi della Legge n. 4/2013 che comprende le “professioni non organizzate in ordini o collegi“.
Un riconoscimento ai sensi di legge può essere infatti rilasciato da una Associazione Professionale autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) a rilasciare attestati di qualità e di qualificazione professionale dei servizi ai sensi degli artt. 4, 7 e 8 della norma nazionale, che consente – tra l’altro – di ottenere incarichi professionali nelle amministrazioni pubbliche (DPCM 14/10/2021).
Attestazione dei requisiti professionali
Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità, metodologie e conoscenze relative alla professione di Community Destination Manager, il nucleo di valutazione considera i seguenti aspetti non esclusivi, ovvero combinati tra loro:
- titoli di studio rilasciati in ambito accademico (apprendimento formale)
- formazione specifica (apprendimento non formale)
- esperienza lavorativa e professionale (apprendimento informale)
Requisiti di accesso alla figura professionale
- aver frequentato con successo percorsi formativi di specializzazione per la figura professionale del manager di destinazione, organizzati o riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e iscritti in registri nazionali riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del made in Italy, nonché da almeno 3 anni – anche non continuativi – di comprovata esperienza professionale specifica.
oppure
- aver frequentato con successo un percorso di formazione specifico, con contenuti esplicitati da norme UNI – laddove esistenti – purché coerenti con la competenza del manager di destinazione e almeno 3 anni di esperienza professionale specifica.
oppure
- laurea magistrale e almeno 2 anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza professionale specifica
oppure
- laurea triennale e almeno 5 anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza professionale specifica
oppure
- diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno 10 anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza professionale specifica
oppure
- essere inseriti in registri di Associazioni di professionisti costituite ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del made in Italy, purché riferite a competenze di destination management;
- essere inseriti in registri di professionisti certificati in base a specifiche norme UNI, laddove esistenti, purché riferite a competenze di destination management.